Estrosi, creativi, colorati, quasi originali (come tutti in arte, peraltro). Divertenti (non tutti lo sono). Quelli della Cracking art hanno una marcia in più in un mercato dell’arte spesso a corto d’idee, quando si tratta di far capire a chi non è “in” come si possano acquistare oggetti firmati, numerati e certificati. La scena si ripete nelle grandi fiere, Bologna o Milano o Verona: quando spunta una Chiocciola Cracking (o un coccodrillone o un delfino o…) i primi a correrle incontro sono i bambini, mentre i grandi, annoiati, lanciano uno sguardo sguardo alle forchettone di Capogrossi, alle modelle nude della Beecroft o alle contorsioni foto-video di qualche novello Duchamp . Chi comunica agli occhi di un bambino, ha qualcosa in più… Quando vedo le chiocciole (come sul Duomo di Milano), sorrido. E non è cosa da poco. Chiocciole e non solo in asta alla Meeting giovedì 6 febbraio, asta 2096.
“Il Cracking Art Group è attualmente composto da Renzo Nucara, Marco Veronese, Carlo Rizzetti, Alex Angi, Kicco e William Swueetlove.Sei artisti internazionali, che dalla nascita del Movimento Cracking Art nel 1993 con la mostra Epocale a Milano curato da Tommaso Trini e Luca Beatrice, sottolineano l’intenzione del Gruppo di cambiare la storia dell’Arte attarverso un forte impegno sociale e ambientale unito ad un rivoluzionario, innovativo uso di materiali plastici che evocano una stretta relazione tra naturale e artificiale” (nota dal sito della CrackingArtGroup)